Il rafforzamento dei controlli normativi delle società Internet cinesi è stato un significativo fattore all’origine della loro sottoperformance quest’anno. Il primo avvertimento è stato il rinvio all’ultimo minuto dell’IPO di Ant Group (ramo fintech di Alibaba) a novembre 2020, seguito da indagini antitrust a più ampio raggio sulle attività e-commerce di Alibaba.
L’IPO di Ant Group ritornerà verosimilmente sul mercato a tempo debito, ma a una valutazione decisamente più bassa dopo una significativa ristrutturazione, con un rapporto rischio-rendimento migliore tra Ant (in veste di originator del credito) e le banche (che si sono assunte il rischio). Ad Alibaba è stata inoltre comminata una sanzione record per abuso di posizione dominante, benché 18,2 miliardi di renminbi/2,7 miliardi di dollari USA - corrispondenti al 4% del fatturato 2019 – non siano una somma rilevante per una società che ha iscritto a bilancio oltre 70 miliardi di dollari USA in liquidità e strumenti equivalenti.
Sebbene Alibaba sia un chiaro obiettivo, in quanto maggiore società tecnologica cinese, le indagini antitrust si sono tradotte in un attento esame dei settori e-commerce e fintech in generale. Sanzioni minori sono state imposte a concorrenti come JD, Meituan e Pinduoduo per aver costretto esercenti ad accettare accordi di esclusiva e offerte per gruppi di acquisto (un modello e-commerce in rapida crescita che è stato accusato di dumping dei prezzi volto a conquistare quote di mercato).
Cosa aspettarsi?
Investiamo in società Internet cinesi da oltre un decennio e abbiamo pertanto seguito attentamente la straordinaria crescita di queste imprese estremamente innovative. In passato vi sono già stati periodi di controlli normativi più rigorosi, in particolare per le società di giochi online e ricerca Internet; è quindi ragionevole prevedere che il sentiment degli investitori nei confronti del settore diventi più positivo nell’arco del nostro orizzonte d’investimento.
È però prematuro cercare di definire le tempistiche di tale evoluzione, soprattutto alla luce delle indagini più recenti nelle aree di istruzione online, intrattenimento e generale trattamento dei dati dei consumatori. Tuttavia, la storia ci insegna che il mercato tende a reagire in misura eccessiva alle preoccupazioni di carattere normativo. L’altro elemento da rilevare è che le autorità puntano a scoraggiare il comportamento anti-competitivo, assicurare condizioni di parità ai partecipanti al mercato e proteggere gli interessi dei consumatori, e non a smembrare le grandi società Internet. Questo processo comporta potenziali vincitori e vinti.
Quali sono le opportunità?
Negli ultimi anni si sono intensificate le preoccupazioni per le grandi piattaforme Internet, definite “walled garden”, ossia giardini recintati, concepite per dissuadere gli utenti dal cambiare app. Per esempio, i social network di Tencent complicano l’accesso degli utenti ad app concorrenti, come quelle di Alibaba, ByteDance e Baidu, indirizzando il traffico su società partecipate del proprio gruppo, quali JD e Pinduoduo.
I controlli normativi tendono a ridurre le barriere all'ingresso che tali piattaforme hanno creato. Ciò agevola le aziende Internet meno dipendenti dai benefici delle piattaforme, che hanno fondato le proprie attività sulle attrattive intrinseche al prodotto o servizio da esse offerto. Una società che balza in mente in proposito è NetEase, il cui DNA si basa sulla generazione di contenuti coinvolgenti per gli utenti e che negli anni ha gestito in modo ammirevole la sua intensa rivalità con Tencent nel settore del gioco online. Un altro chiaro esempio è JD.com che ha notevolmente incrementato la propria attività e-commerce, malgrado la posizione dominante di Alibaba, grazie alla proprietà delle strutture logistiche e al conseguente maggiore controllo sull’esperienza degli utenti.
Non intendiamo dare troppa enfasi alle opportunità offerte dalla regolamentazione ai “vincitori” in quanto riteniamo che altrettante opportunità scaturiscano dall’eccessiva reazione del mercato a quelle che sono percepite come notizie negative. Le società di piattaforme al momento sotto i riflettori continuano ad avere vantaggi competitivi molto robusti. Per esempio, WeChat di Tencent rimane ubiquitaria, grazie a iniziative come il suo ecosistema a mini-program che sfida i modelli e-commerce tradizionali.
I corsi azionari in alcune aree del settore sono attualmente in una fase di stasi e stiamo pertanto attenti a eventuali opportunità emergenti laddove le valutazioni diventano sempre più interessanti.