Spesso si ritiene che la regolamentazione soffochi l’innovazione. Ciò probabilmente spiega perché la decisione cinese di inasprire la stretta normativa sul settore Internet nazionale si sia tradotta in un periodo travagliato per le azioni di alcune società tecnologiche del Paese. Tuttavia, è possibile che la regolamentazione scateni una nuova ondata di innovazione, anziché soffocarla?
Dopo tutto, le misure cinesi hanno finora cercato di sradicare le pratiche monopolistiche e promuovere la concorrenza. La Cina ha adottato per anni un approccio relativamente pragmatico al settore Internet del Paese, consentendo alle aziende di trasformarsi dagli operatori piccoli e agili di un tempo negli odierni monopoli tecnologici. E come dovrebbe sapere la maggior parte degli studenti di economia sono i monopoli che soffocano l’innovazione.
Poiché i leader cinesi parlano poco della reale intenzione all’origine del loro intervento, sono emerse numerose teorie. Probabilmente è opportuno valutare le misure cinesi nell’ottica dei loro obiettivi, uno dei quali è la trasformazione in superpotenza tecnologica globale entro il 2050. Ai fini della concretizzazione di tale obiettivo, deve esistere un terreno fertile per l’innovazione. E nel caso della Cina ciò può comportare l’esigenza di sfoltire le fitte chiome degli alberi per consentire alla vegetazione sottostante di crescere.
Il presente articolo illustra le view sul tema espresse dai nostri esperti di Asia di tutto il mondo.