Per informazioni complete sui rischi, si rimanda alla documentazione legale.
Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono oscillare, in parte a causa di variazioni dei tassi di cambio. Gli investitori potrebbero non ottenere l’intero importo inizialmente investito.
Il valore delle azioni e dei titoli correlati alle azioni può essere influenzato da una serie di fattori, tra cui le attività e i risultati dell'emittente e le condizioni economiche e di mercato generali e regionali. Ciò può determinare oscillazioni del valore del fondo.
A causa del ricorso a un approccio basato su un campione rappresentativo, il fondo deterrà un numero di titoli inferiore rispetto all’indice sottostante. Uno sviluppo negativo riguardo un emittente detenuto dal fondo può pertanto determinare una riduzione del NAV maggiore di quella che si avrebbe qualora il fondo detenesse tutti i titoli parte dell’indice.
Il fondo può essere esposto al rischio i) che il mutuatario non adempia all’obbligo di restituire i titoli al termine della durata del prestito e ii) di non poter vendere il collaterale ricevuto in caso di default del mutuatario.
Come esporsi all’azionario globale senza rischio di concentrazione
La mini-correzione del mercato azionario di luglio ha avuto vita breve, ma è servita a ricordarci quanto possano mutare rapidamente sentiment e momentum. Sebbene i successivi dati abbiano alleviato parte dei timori sull’economia che avevano fatto da sfondo all’evento, molti investitori si interrogano ancora su come posizionare i propri portafogli azionari. Una versione equiponderata dell’indice MSCI World può rappresentare una soluzione interessante per acquisire un’esposizione generale al mercato azionario globale evitando il rischio di concentrazione associato al metodo di ponderazione standard, quello basato sulla capitalizzazione di mercato.
Indici ponderati per la capitalizzazione vs indici equiponderati
Gli indici standard assegnano una ponderazione ai propri costituenti in base alla relativa capitalizzazione di mercato; ne risulta che le società di maggiori dimensioni contribuiscono di più alla performance dell’indice rispetto a quelle più piccole. Le prime 10 azioni parte dell’indice MSCI World, ad esempio, pur rappresentando meno dell’1% dei titoli che compongono l’indice ammontano al momento al 25% della sua capitalizzazione di mercato1. Questa concentrazione può rappresentare un vantaggio in fasi in cui il mercato è fortemente trainato dal momentum, quando i titoli a maggior capitalizzazione mettono a segno buone performance (come avvenuto nell’ultimo anno), ma può anche costituire un rischio significativo, come divenuto evidente lo scorso luglio.