Di Martin Walker, Head of Henley-based UK Equities
Le azioni del Regno Unito offrono un’esposizione interessante al fattore “value”. Le società orientate all’internazionalità e generatrici di liquidità sono scambiate a valutazioni spesso inferiori ai peer globali.
I rendimenti dell’indice FTSE All-Share presentano una bassa correlazione con i mercati statunitensi, grazie a un diverso mix di società, ma hanno comunque scala, ampiezza e profondità.
Il Regno Unito offre livelli interessanti di reddito azionario ben coperti dagli utili, che a nostro avviso diventeranno sempre più importanti per gli investitori in cerca di protezione dall’inflazione.
Riteniamo tuttavia che l’inflazione rimanga tra le principali fonti di rischio. Prevediamo che il prezzo del petrolio rimanga elevato, in anticipo rispetto all’attuale consensus, e che l’inflazione salariale si dimostri più duratura.
La probabile persistenza dell’inflazione è tale che ci preoccupa sempre di più la possibilità di errori nella politica monetaria delle banche centrali.
Nonostante la cautela derivante dalle opinioni macroeconomiche, rimaniamo ottimisti sull’outlook a medio-lungo termine delle azioni britanniche, soprattutto su base relativa.