Approfondimenti Incorporazione dei fattori ESG nella tua strategia di investimenti sostenibili
Giovani e reddito: tra protezione dall’inflazione e il bene del pianeta.
La domanda di investimenti sostenibili è più grande che mai. Alla fine di settembre 2021, gli asset di fondi sostenibili globali hanno raggiunto il livello record di 3,9 trilioni di dollari USA.1
Ciò significa che gli investitori allocano 3 miliardi di dollari USA al giorno a questi fondi a fronte di un’emissione giornaliera di oltre 5 miliardi di dollari USA in obbligazioni e loan concepiti per finanziare iniziative green.2
Queste cifre sbalorditive indicano che la finanza green non è più un’area di nicchia, ma una moderna corsa all’oro.
La propensione, soprattutto tra gli investitori più giovani, è attestata da ricerche indicanti che circa un terzo dei millennial ricorre, spesso o esclusivamente, a investimenti che tengono conto dei fattori ESG, rispetto al 19% della Gen Z, al 16% della Gen X e al 2% dei baby boomer.3
Questa crescita della domanda genera un potenziale effetto moltiplicatore in quanto la creazione di posti di lavoro e le iniziative governative continuano ad alimentare un’economia più green e più pulita.
I green bond sono uno degli esempi più calzanti della crescente accoglienza conferita a tali strumenti dal mercato del debito sostenibile. Lo scorso anno l’emissione di green bond italiani ha registrato una domanda record pari a ben 97 miliardi di dollari USA a fronte di un collocamento di 8,5 miliardi di dollari: più del doppio rispetto a un’analoga emissione tedesca nel 2020.4
Il livello di domanda ha consentito all’Italia di spuntare alcuni punti base sul prezzo ed evidenzia il “greenium” disponibile per gli asset sostenibili. I Paesi e le società che hanno emesso debito sostenibile hanno spesso ottenuto finanziamenti a costi più bassi, rispetto a quanto osservato nel caso di obbligazioni convenzionali, risultando più interessanti per gli investitori alla ricerca di reddito.5
I proventi dei green bond contribuiscono a finanziare la strategia di transizione green del Paese, incluso per esempio il conseguimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile 2030.
Gli italiani di tutte le età sembrano favorevoli a queste iniziative, come illustrato nelle Figure 1 e 2. Tali studi dell’Istituto Affari Internazionali indicano che la lotta al cambiamento climatico è la priorità numero uno a causa del rischio che comporta per la stabilità della nazione.6
In effetti, l’Italia si è già impegnata in iniziative sostenibili. Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) prevede che entro il 2030 vi sia una riduzione dell’emissione di gas serra del 40% (rispetto ai livelli 1990). Ha inoltre indicato un aumento del 30% della quota di fonti rinnovabili nei consumi finali lordi di energia, equivalente al 55% del fabbisogno elettrico soddisfatto dalla generazione di rinnovabili.7
In seguito, il blocco UE si è spinto ancora più avanti con accordi di riduzione del 55% delle emissioni di carbonio entro il 2030 ed emissioni net-zero in Italia entro il 2050. Il conseguimento di tali obiettivi richiederà ovviamente investimenti continui nei settori carbon neutral.
La transizione verso un’economia più pulita e più green è destinata a offrire svariate opportunità di crescita. L’International Renewable Agency (IRENA) ha infatti previsto che entro il 2030, saranno creati 25 milioni di nuovi posti di lavoro green, che andrebbero a sostituire i 7 milioni perduti a causa della pandemia. 8
Secondo una stima, per ogni milione di dollari USA investito in infrastrutture rinnovabili o efficienza energetica vengono creati oltre 7,5 posti di lavoro a tempo pieno, rispetto ai soli 2,65 associati alle infrastrutture a combustibili fossili. 9
Questi dati sull’entità dell’opportunità sono supportati dalla Global Commission on the Economy and Climate, secondo le cui conclusioni la transizione verso un percorso di crescita sostenibile low-carbon potrebbe generare ripercussioni economiche positive per 26 trilioni di dollari USA. 10
Uno degli esempi più chiari di industria nuova e disruptive è quello della crescita delle vendite di auto elettriche, il cui volume sulle strade ora supera i 10,8 milioni di unità.
L’analisi indica che nel 2020 le vendite globali di veicoli elettrici a batteria (BEV) e veicoli ibridi plug-in (PHEV) si aggiravano nel complesso intorno a 3,24 milioni, rispetto ai 2,26 milioni del 2019. 11
Benché il mercato dell’auto abbia sofferto a causa del Covid-19, subendo una flessione del 20% rispetto all’anno precedente, le vendite di BEV e PHEV sono salite vertiginosamente aumentando del 137% dal 2019. 12
Tesla esemplifica questo trend: nel 2021 ha registrato risultati record superiori alle aspettative di Wall Street, 13 consegnando la cifra record di 936.000 veicoli lo scorso anno, ben l’87% in più rispetto al 2020.
Uno studio di Nissan condotto su oltre 2.500 millennial europei in Regno Unito, Francia, Italia, Germania e Spagna, ha evidenziato che il 76% considera la guida di una vettura ecocompatibile la scelta migliore per vivere la vita nel rispetto dell’ambiente. 14 Ciò chiarisce meglio il potenziale di crescita di mercato che potrebbe contribuire ad alimentare i rendimenti futuri.
Energie rinnovabili e veicoli elettrici sono due dei settori di punta della strategia Invesco Environmental Climate Opportunities Bond gestita da Tom Hemmant e Michael Matthews.
La strategia mira a cogliere le opportunità offerte da investimenti low-carbon, come osservato da Tom Hemmant: “ci concentriamo su emittenti fortemente impegnati nella lotta al cambiamento climatico sia in settori low CO2 che in settori in fase di transizione da high CO2”.
Malgrado la percezione che l’investimento sostenibile riduca i rendimenti, l’evidenza dimostra in contrario.
Una ricerca Morningstar ha evidenziato che nel periodo 2010-2020 sei fondi sostenibili su 10 hanno generato rendimenti più elevati rispetto agli equivalenti fondi convenzionali. La ricerca, condotta su 745 fondi sostenibili basati in Europa, ha dimostrato che la maggior parte delle strategie ha registrato performance migliori dei fondi non-ESG a uno, tre, cinque e dieci anni.15
I rendimenti ESG si sono mantenuti forti anche durante la pandemia. L’analisi di 26 fondi ESG con un AuM di oltre 250 milioni di dollari USA, ha dimostrato che 19 hanno sovraperformato lo S&P500, con incrementi tra il 27,3% e il 55% rispetto all’aumento del 27,1% dello S&P500.16
La transizione verso un’economia più green è andata avanti a pieno ritmo negli ultimi anni e non mostra segnali di decelerazione. Dopo la COP26, il supporto dei governi alle politiche net zero è più forte che mai e la mobilitazione dei servizi finanziari è stata presentata come un obiettivo fondamentale.
Gli investitori privati possono contribuire ad alimentare la diffusione degli investimenti sostenibili. La crescita di queste strategie è attribuibile in particolare ai millennial che nel 2020 sono stati responsabili di investimenti per 51,1 miliardi di dollari USA in fondi sostenibili, rispetto a meno di 5 miliardi di dollari nei cinque anni precedenti.17
Al contempo, le grandi istituzioni finanziarie e i fondi pensione possono dare origine a una marea di investimenti sostenibili, come evidenziato da un report indicante che la percentuale di fondi pensione europei che tiene conto del cambiamento climatico è salita al 54% dal 14% nel 2019.18
In un quadro in cui i governi di tutto il mondo incoraggiano gli investimenti nei settori più green e più puliti allo scopo di conseguire gli obiettivi di riduzione del carbonio, le aree di attenzione di investitori e governi sono destinate ad allinearsi in misura crescente. Ciò potrebbe creare opportunità continue e garantisce che la crescita degli investimenti sostenibili si mantenga sulla traiettoria corretta.
Giovani e reddito: tra protezione dall’inflazione e il bene del pianeta.
La nostra guida in cui spieghiamo perché è importante comprendere le differenze tra fondi a gestione attiva e passiva.
1. Fonte: Morningstar | Reuters; nel terzo trimestre 2021 gli asset globali dei fondi sostenibili hanno raggiunto la cifra record di 3,9 trilioni di dollari
2. Fonte: Morningstar | Reuters; nel terzo trimestre 2021 gli asset globali dei fondi sostenibili hanno raggiunto la cifra record di 3,9 trilioni di dollari
3. I millennial hanno stimolato la crescita degli investimenti ESG. Ora tutte le fasce d’età sono a bordo (cnbc.com)
4. Fonte: Bloomberg - L'Italia vende i primi bond verdi sovrani
5. Fonte: Bloomberg - L'Italia vende i primi bond verdi sovrani
6. Fonte: IAI Istituto Affari Internazionali - G20, COP26 e l'emergenza climatica: approfondimenti dall'opinione pubblica italiana
7. Fonte: Enel Green Power - Parola d’ordine, transizione energetica: in Italia la ripresa si tinge di verde
8. Fonte: Enel Green Power
9. Fonte: Energy & Climate Intelligence Unit (eciu.net) - Climate economics - costs and benefits
10. Fonte: Comunicato stampa, The New Climate Economy - Commission on the Economy and Climate: Bold Climate Action Could Deliver US$26 Trillion to 2030, Finds Global Commission
11. Fonte: Articolo Zap-Map - There are now more than 10 million electric vehicles on the road
12. Fonte: Articolo Zap-Map - There are now more than 10 million electric vehicles on the road
13. Fonte: yahoo.com - Tesla earnings Q4 2021
14. Fonte: nissannews.com – Secondo un sondaggio Nissan, il 76% dei millennial vede il passaggio a un'auto ecologica come la migliore azione per guidare un futuro più sostenibile
15. Fonte: Morningstar - Do Sustainable Funds Beat their Rivals?
16. Fonte: Institutional Investor - Here’s More Evidence That ESG Funds Outperformed During the Pandemic
17. Fonte: cnbc.com - Millennials spurred growth in ESG investing. Now all ages are on board ()
18. Fonte: Mercer - Asset allocation insights 2020
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ID 2042027/18022022