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Domanda e offerta di oro nel secondo trimestre del 2021

Gold’s supply and demand in Q1

Nella prima parte del nostro Report sull'oro del 2° trimestre abbiamo evidenziato come alla fine di giugno 2021 il prezzo dell'oro fosse salito del 3,7% rispetto alla fine del 1° trimestre[1], e abbiamo esaminato alcuni dei fattori macro che hanno contribuito a tale performance. In questa seconda parte del Report sull'oro guardiamo alle varie fonti di domanda e offerta e spieghiamo più nel dettaglio i recenti movimenti del prezzo dell'oro.

Fonti della domanda di oro nel secondo trimestre

Fonte: World Gold Council, domanda di oro per segmento di mercato nel secondo trimestre del 2021.

La domanda complessiva di oro è salita dell'1,3% nel secondo trimestre del 2021 rispetto al trimestre precedente, segnando un aumento del 6,2% su base annuale, con un'espansione della domanda di 1816,5 tonnellate. Gli ETF hanno alimentato la domanda con il loro primo trimestre di afflussi netti dalla scorsa estate. Le banche centrali nei mercati emergenti hanno continuato a essere acquirenti significativi.

I più elevati prezzi dell'oro hanno agito da deterrente per il settore più consistente, quello della gioielleria, facendone crollare la domanda di 92,3 tonnellate, mentre gli investimenti retail (lingotti e monete d'oro) hanno registrato una contrazione del 30,5% su base trimestrale, scendendo a quota 243,8 tonnellate. La domanda del settore tecnologia è rimasta invariata a 80 tonnellate.

Domanda di oro proveniente dal settore della gioielleria

Fonte: World Gold Council, al 30 giugno 2021.

La domanda di gioielli è diminuita nettamente nel secondo trimestre, con un calo del 19,1% su base trimestrale a 390,7 tonnellate. Su base annuale, l'aumento del 59,8% della domanda è stato distorto dallo scoppio della pandemia l'anno scorso. Lasciando da parte il fattore pandemia e prendendo in considerazione il carattere stagionale della domanda di gioielli, la domanda registrata nel secondo trimestre è scesa del 24,9% rispetto alla media della domanda nel secondo trimestre dal 2013. Il prezzo più alto è la causa fondamentale di questo fenomeno, ma permane anche l'impatto delle restrizioni legate alla pandemia.

Acquisti netti di oro da parte delle banche centrali

Fonte: World Gold Council, al 30 giugno 2021.

Le banche centrali nel loro complesso hanno acquistato 199,9 tonnellate di oro nel secondo trimestre, che si sommano alle 133,3 tonnellate acquistate nel primo trimestre (valore aggiornato rispetto alle stime iniziali di 95,5 tonnellate). I mercati emergenti sono stati importanti acquirenti nella prima metà dell'anno; ad esempio, la Banca di Thailandia ha acquistato 90 tonnellate solo ad aprile e maggio, aumentando le proprie partecipazioni del 60%. Anche le banche centrali di Ungheria e Brasile quest'anno hanno fatto acquisti significativi con l'obiettivo di diversificare le proprie riserve. 

Domanda di oro tramite gli ETF

Fonte: Bloomberg, al 30 giugno 2021.

Per il primo trimestre da quando l'oro ha toccato il massimo assoluto, nel terzo trimestre nel 2020, i flussi netti negli ETF su oro sono stati positivi. Nonostante aprile sia stato il terzo mese consecutivo di deflussi, i flussi sono poi diventati positivi e maggio è risultato il mese più robusto per gli ETF su oro a livello globale dal settembre dello scorso anno. 

Flussi mensili negli ETF su oro per regione

Fonte: Bloomberg e World Gold Council, al 30 giugno 2021.

Dal punto di vista regionale, a maggio gli ETF su oro del Nordamerica hanno registrato afflussi per la prima volta in sei mesi quando il rapporto sull'inflazione di aprile negli Stati Uniti mostrava un aumento del valore CPI headline al di sopra del 4%. Gli afflussi sono continuati a giugno per un totale nel trimestre di 16,6 tonnellate. Per contro, a giugno per gli investitori europei il prezzo più elevato dell'oro è stato un trigger per le prese di beneficio, ma nel complesso gli ETF europei su oro hanno registrato un trimestre robusto, con afflussi netti di 27,2 tonnellate. L'Asia e gli altri mercati hanno nuovamente registrato deflussi netti nel trimestre, rispettivamente di -1,6 tonnellate e -1,5 tonnellate, sebbene l'Asia abbia visto afflussi netti a giugno. 

Offerta di oro

Fonte: World Gold Council, al 30 giugno 2021.

L'offerta di oro nel secondo trimestre è risalita a 1171,7 tonnellate, un valore in aumento del 3,1% rispetto al precedente trimestre, ma comunque inferiore al recente picco di 1276,7 tonnellate registrato nel terzo trimestre del 2020. Se l'offerta di oro estratto si è rafforzata tornando ai livelli di fine 2020, l'offerta di oro riciclato ha invece visto uno stallo nonostante l'attrattiva dei prezzi più elevati. Il prezzo giornaliero medio dell'oro di $1.822 nel trimestre, sulla base di dati storici, suggerisce un'offerta di oro riciclato ben al di sopra delle 300 tonnellate, contro le 276,6 tonnellate effettivamente offerte. L' hedging dei produttori ha sottratto 28,9 tonnellate nel trimestre dal momento che i produttori hanno scelto il rischio di optare per il prezzo spot.

Fonte

  • 1 Fonte: Bloomberg, LBMA Gold price, in USD, dal 31 marzo al 30 giugno 2021. Le performance passate non sono garanzia di pari rendimenti futuri. 

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