European ETF Snapshot: Tagli ai tassi e nuovi record
Punti chiave
Nuovi record
Flussi record per gli ETF europei: 46,8 miliardi di USD di nuove sottoscrizioni nette solo a settembre, con l’AuM totale che supera i 3.000 miliardi USD.
Far rendere meglio la liquidità
Gli ETF per la gestione della liquidità continuano ad attirare forti afflussi, offrendo agli investitori una soluzione per ottenere rendimenti più interessanti senza esporsi al rischio di duration.
Diversificazione oltre i colossi tecnologici statunitensi
Con portafogli spesso sbilanciati verso i titoli tecnologici statunitensi a mega capitalizzazione, gli investitori cercano nuove opportunità oltre gli USA, tra cui small cap, Cina, metalli preziosi e Bitcoin.
I flussi di settembre in sintesi
A settembre gli investitori hanno ritrovato fiducia, complice forse il riavvio dei tagli ai tassi d’interesse da parte della Fed o l’inizio della tradizionale Oktoberfest. Afflussi record e solide performance di mercato hanno spinto gli ETF della regione EMEA oltre i 3.000 miliardi USD di AuM a fine mese. I 46,8 miliardi USD di afflussi netti del mese hanno superato il precedente record di 11 miliardi USD (registrato a febbraio 2025).
Azioni in prima linea
Gli ETF azionari hanno dominato, assorbendo il 78% dei flussi complessivi. L’esposizione agli Stati Uniti ha guidato per il secondo mese consecutivo, con 10 miliardi USD di nuovi asset netti (NNA), grazie soprattutto alla domanda di titoli a beta large cap. L’Invesco S&P 500 UCITS ETF ha guidato la categoria con 1,6 miliardi USD di nuove sottoscrizioni. Gli ETF azionari globali hanno raccolto 6,1 miliardi USD, sostenuti in parte dall’attività degli investitori retail e dai piani di risparmio mensili. Anche i mercati emergenti hanno ripreso slancio, con 3,9 miliardi USD di afflussi grazie al rinnovato interesse per le aziende tecnologiche cinesi e a una maggiore propensione al rischio.
I metalli preziosi brillano
Gli investitori che cercano di diversificare il rischio di portafoglio continuano a privilegiare i metalli preziosi, con 4,5 miliardi USD di NNA, concentrati soprattutto sull’oro e, in misura minore, sull’argento. Anche gli ETF tematici legati al settore minerario hanno beneficiato di una crescente domanda durante il mese, con investitori attratti da un’esposizione più diretta ai prezzi record dei metalli.
Flussi positivi per l’obbligazionario
Gli ETF obbligazionari hanno registrato 4 miliardi USD di afflussi netti, sebbene la crescita sia stata contenuta nella maggior parte delle categorie. In testa si posizionano le strategie high yield e di gestione della liquidità, mentre gli ETF sulle obbligazioni societarie statunitensi hanno registrato dei deflussi. Con la Fed che ha ripreso a tagliare i tassi d’interesse e i rendimenti già relativamente bassi nel Regno Unito e in Europa, gli ETF a duration ultra-corta stanno diventando sempre più attraenti come alternative alla liquidità.
Focus per il mese in corso
I mercati restano influenzati dal calo dei tassi, dalle performance azionarie e dal continuo processo di de-dollarizzazione.
- Far rendere meglio la liquidità
Gli ETF di gestione della liquidità continuano a ricevere forti flussi. Questi strumenti possono risultare interessanti per chi desidera evitare il rischio di duration, ma vuole ottenere rendimenti superiori rispetto a quelli attualmente offerti dalla liquidità tradizionale. - Diversificazione oltre i colossi tecnologici statunitensi
Molti portafogli sono ancora fortemente esposti ai titoli statunitensi, in particolare alle società mega cap tecnologiche. Sebbene tale esposizione sia stata redditizia negli ultimi anni, gli investitori iniziano a guardare altrove. - L’argento supera l’oro
I metalli preziosi e le criptovalute hanno vissuto un anno eccezionale. Nonostante i rendimenti record, esiste ancora una forte motivazione per mantenere un’esposizione a questi asset non fiat, sia in ottica di generazione di rendimento, sia come strumento di diversificazione.