Sintesi
Riteniamo che l’economia mondiale possa subire un’accelerazione, nonostante un rallentamento dell’economia USA e un prossimo rapido allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve. Tuttavia, a nostro avviso, l’andamento dell’inflazione non è più al ribasso, alcune banche centrali sono prossime al termine dei rispettivi cicli di allentamento e i rischi geopolitici rimangono elevati. A seguito dei recenti forti guadagni su alcuni asset, riduciamo il rischio all’interno del nostro Modello di asset allocation passando a una posizione di sottopeso sull’high yield (HY) e aumentando la posizione sulla liquidità a neutrale.
Il ritorno della quiete
I mercati hanno riacquisito il loro autocontrollo dopo il breve picco di volatilità innescato dagli annunci di dazi reciproci agli inizi del mese di aprile. Indicatori come il VIX e il MOVE mostrano che il sentiment degli investitori è tornato ai livelli registrati prima delle elezioni del novembre 2024. I mercati azionari sono in testa, con gli indici USA e altri indici nazionali che hanno toccato nuovi massimi.
Tuttavia, i rischi sottostanti permangono. Le tensioni geopolitiche, dalla Russia e Ucraina fino a Gaza, e i rapporti commerciali globali continuano a ribollire sotto la superficie. Nel frattempo, l’economia USA sta mostrando segnali di rallentamento, un trend che se persiste porterà probabilmente a un nuovo rialzo della volatilità. Al contrario, una ripresa della crescita potrebbe dare slancio alla propensione al rischio in particolare se la Federal Reserve continuasse ad allentare la sua politica monetaria.
Tassi di riferimento: la Federal Reserve si avvia verso il ciclo di allentamento
Oltre 40 banche centrali hanno tagliato i tassi nel 2025, tuttavia la Federal Reserve ha resistito fino ad ora. Con la Banca centrale europea (BCE) che ha già allentato più volte la politica monetaria quest’anno, prevediamo che la Federal Reserve inizierà il proprio ciclo in occasione della riunione del 17 settembre, con tagli fino a 125 punti base nei prossimi 12 mesi.
Sebbene molte banche centrali stiano giungendo al termine dei loro cicli di tagli, il ritardo della Federal Reserve potrebbe dare nuovo slancio all’economia mondiale. Detto questo, la crescita delle disponibilità monetarie globali potrebbe anche risvegliare le pressioni inflazionistiche. Prevediamo che la Federal Reserve adotti misure di allentamento più aggressive rispetto alle altre, e che banche centrali come la BOJ potrebbero continuare a inasprire gradualmente la loro politica monetaria.
Andamento degli asset: gli asset ciclici hanno sovraperformato negli ultimi tre mesi
L’ultimo trimestre ha registrato rendimenti positivi in tutte le 14 asset class globali che monitoriamo. Asset ciclici, azioni, materie prime, private equity e REIT hanno registrato le performance migliori, rispecchiando una ripresa dal precedente clima di incertezza circa la politica commerciale USA.
La Cina ha registrato i rendimenti azionari più elevati, mentre il settore energetico ha dominato le classifiche delle materie prime. I REIT si sono distinti come gli asset globali con la performance migliore nell’ultimo mese, con i REIT giapponesi in testa sia nell’orizzonte a breve che a lungo termine. Le nostre posizioni di sovrappeso su REIT e Cina hanno conseguito risultati positivi.
Bitcoin e oro, che hanno dominato lo scorso anno, hanno perso terreno negli ultimi mesi seppur continuando a sovraperformare il segmento obbligazionario. La domanda è se la performance rialzista degli ultimi mesi, con i titoli azionari che hanno sovraperformato i titoli di Stato e le azioni USA che hanno sovraperformato gli altri mercati, rappresenti un ritorno ai modelli pre-2025 o se si tratti solo di un rally temporaneo dopo lo shock causato dall’annuncio dei dazi statunitensi. Riteniamo che la risposta a questo interrogativo risieda nel ciclo economico. Senza un calo significativo del PIL mondiale, è probabile che gli asset difensivi come i titoli di Stato e il credito investment grade assumano un ruolo di primo piano.
Invece, prevediamo che il ritmo della crescita globale aumenti nel corso del prossimo anno, supportando gli asset più rischiosi come le azioni non USA e le materie prime industriali. Nonostante la solida performance registrata di recente, continuiamo ad avere un approccio cauto rispetto alle azioni USA a causa dei timori sulle valutazioni e dei fattori economici sfavorevoli. Riteniamo inoltre che dollaro USA, oro e Bitcoin abbiano un potenziale di rialzo limitato ai livelli attuali.