
Multi Asset Multi-asset
I nostri team che si occupano di investimenti multi-asset combinano la diversificazione con una solida gestione del rischio per mirare a rendimenti adeguati al rischio più coerenti.
A causa della perdurante incertezza legata alla politica monetaria e dei rischi geopolitici, le asset class non saranno immuni dalla volatilità. Tuttavia, il ciclo di allentamento monetario potrebbe sostenere gli asset rischiosi.
Nonostante i rischi di recessione, si prevede un lieve rallentamento, con bilanci solidi delle famiglie e delle imprese a sostegno di rendimenti positivi delle azioni. Un contesto di tassi d'interesse più elevati favorisce, in genere, gli strumenti obbligazionari a rendimento più elevato.
Gli investitori multi-asset devono prestare attenzione alle correlazioni mutevoli e assicurarsi di disporre di fonti alternative di diversificazione, tra le quali figurano materie prime, real estate e altre alternative per mantenere un portafoglio equilibrato.
Le asset class non saranno immuni dalla volatilità fino al 2025, data la perdurante influenza dell'incertezza legata alla politica monetaria, del rischio geopolitico e dei risultati elettorali. Tuttavia, il ciclo di allentamento monetario offre un supporto fondamentale agli asset rischiosi se, ed è un se importante, l'economia globale non entra in una fase di profonda recessione. Sebbene il rischio di recessione permanga, i dati suggeriscono che un eventuale rallentamento sarà probabilmente lieve e, secondo il nostro scenario di base, si potrà evitare una recessione globale. Normalmente sebbene nel corso di un ciclo la leva finanziaria nel settore privato aumenti, se osserviamo il mondo di oggi, ad eccezione di alcuni Paesi come la Cina, intravediamo relativamente pochi segnali di squilibri o di eccessi finanziari nel settore domestico e delle imprese. Per molti, comprese le famiglie a basso reddito, i bilanci sono in condizioni migliori rispetto agli ultimi decenni. A nostro giudizio, questo contesto favorisce i rendimenti positivi delle azioni e un contesto di tassi d'interesse più elevati sostiene gli strumenti obbligazionari a rendimento più elevato. Tra i titoli azionari, dovremmo assistere a una rotazione tra settori, dimensioni e regioni. In un'ottica multi-asset, il rischio di un'alterazione delle correlazioni è una considerazione importante e pertanto crediamo che gli investitori multi-asset debbano assicurarsi di disporre di fonti alternative di diversificazione tra i loro strumenti multi-asset.
Pur non rappresentando un ostacolo per i mercati azionari, riteniamo probabile che il taglio dei tassi da parte degli Stati Uniti sarà inferiore a quanto attualmente scontato dai mercati. Mentre la Federal Reserve potrebbe intervenire in misura minore di quanto ci si aspetti, potremmo assistere a maggiori interventi da parte della BCE e della Banca d'Inghilterra, anche se i tagli saranno probabilmente graduali. Anche se i tagli della Federal Reserve potrebbero essere minori del previsto, la crescita degli Stati Uniti rimane attualmente resiliente e, soprattutto, il mercato del lavoro continua a essere solido. Crediamo che questa combinazione di crescita relativamente stabile e tassi d'interesse più bassi possa fungere da catalizzatore per la rotazione, sia all'interno del mercato azionario statunitense che tra le varie regioni. I titoli statunitensi ad alta capitalizzazione evidenziano un rischio di concentrazione elevato e, a nostro giudizio, nel 2025 assisteremo a un miglioramento delle performance. Ciò suggerisce una rotazione dai titoli ad alta capitalizzazione a quelli a media capitalizzazione negli Stati Uniti e un cambiamento in termini di leadership regionale. Il mercato azionario britannico è rimasto arretrato rispetto alle azioni globali e, a nostro avviso, offre una buona opportunità di valutazione nel momento in cui i responsabili dell’asset allocation riconsiderano la loro esposizione alle azioni statunitensi e al dollaro USA. Se in futuro i tassi d'interesse saranno mediamente più alti rispetto al periodo post-GFC, gli asset a reddito più elevato, come il credito high yield e il debito dei mercati emergenti, tenderanno a sovraperformare. Anche il debito dei mercati emergenti locali potrebbe beneficiare di un calo del dollaro USA.
Sebbene negli ultimi anni la tecnologia abbia dominato la performance del settore, in futuro altri settori potrebbero beneficiare del mutato contesto macro, generando rendimenti settoriali meno concentrati. Un contesto di tassi d'interesse più elevati favorisce di norma i titoli finanziari e, sebbene il progresso tecnologico a livello mondiale non sia destinato a scomparire, un'ampia gamma di società fa ora riferimento agli incrementi di produttività derivanti dall'impiego di soluzioni tecnologiche nei propri ambiti. I settori dei consumi devono rappresentare un punto di riferimento fondamentale per la salute dell'economia globale, in grado di cogliere le pressioni sui prezzi e i trend del mercato del lavoro. Nell'ambito delle alternative, il real estate appare interessante dal punto di vista delle valutazioni e, a nostro avviso, potrebbe esprimere performance relativamente soddisfacenti, visto il contesto di politica monetaria.
Alle porte del 2025, gli investitori devono valutare come gestire il rischio in questo contesto macro. Nell'investimento multi-asset, la chiave è mantenere un rapporto di diversificazione tra azioni e obbligazioni. Un fattore importante sarà l'andamento dell'inflazione nel 2025. Sebbene l'inflazione abbia subito una moderazione, qualsiasi shock sul fronte dell'offerta che faccia salire l'inflazione dei beni o una forte domanda che mantenga l'inflazione dei servizi a livelli elevati renderà difficile per le banche centrali tagliare i tassi. Poiché il mercato sta ancora valutando i risultati delle elezioni nei primi mesi del nuovo anno, in particolare per quanto riguarda i bilanci fiscali, la volatilità dell’obbligazionario potrebbe rimanere elevata. Sarebbe prudente per gli investitori multi-asset cercare fonti alternative di diversificazione da avere nel proprio kit di strumenti. Riteniamo che le materie prime, il real estate e, ove possibile, altre alternative rappresentino un'importante fonte di diversificazione, mentre la correlazione tra azioni e obbligazioni rischia di tornare positiva.
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Dati al 18 novembre 2024.
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