
Obbligazionario Progressi dell’iniziativa cinese Belt and Road
Da quando è stata approvata dal Presidente Xi nel 2013, la BRI ha registrato una serie di ampliamenti ed evoluzioni.
In quanto primo Paese a superare la pandemia, la Cina è una delle economie maggiormente in grado di fornire supporto finanziario ai Paesi dei mercati emergenti. Ciò è anche nell’interesse della Cina dal momento che gran parte dei prestiti BRI cinesi è stata concessa a Paesi dei mercati emergenti.
Abbiamo già osservato interventi di direct lending cinesi, tra cui un prestito agevolato di 500 milioni di dollari USA concesso allo Sri Lanka su sua richiesta per combattere l’epidemia.1 Prevediamo che la Cina in futuro continuerà a fornire supporto finanziario ai Paesi dei mercati emergenti. Ciò detto, le condizioni variano da un Paese all'altro e le singole politiche interne, le tipologie di governance, i livelli di corruzione e di debito sono importanti al momento di prendere decisioni d’investimento.
Secondo alcune notizie la Cina ha cancellato gli interessi su alcuni prestiti bilaterali con Paesi partner. La Cina ha inoltre concesso ad alcuni mutuatari tempi di rimborso più lunghi o effettuato altre concessioni. Per esempio, ad aprile il governo del Kirghizistan ha annunciato che la Cina ha accettato di ristrutturare rimborsi di debiti per 1,7 miliardi di dollari USA.2 Si sottolinea che questi Paesi relativamente meno sviluppati ottengono finanziamenti di emergenza e riduzioni del debito anche da altre importanti organizzazioni internazionali come FMI e Banca Mondiale (Figura 1).
Prevediamo che in futuro la Cina e altre organizzazioni internazionali concederanno riduzioni o rinegoziazioni del debito ad alcuni Paesi dei mercati emergenti. Tuttavia, non ci aspettiamo che le cancellazioni del debito scoraggino l’attività di finanziamento cinese. La maggior parte dei finanziamenti è avvenuta tramite le cosiddette policy bank cinesi e il supporto governativo agli investimenti in Paesi aderenti alla Belt & Road rimane elevato. Sul piano degli investimenti, riteniamo che il supporto della Cina e di primarie organizzazioni internazionali sia un fattore positivo destinato a giovare ai Paesi Belt & Road. Via della Seta.
Prevediamo che i progetti BRI diventeranno più realizzabili sul piano economico a mano a mano che la Cina incrementa le misure per migliorarne la sostenibilità, la trasparenza e la governance. Misure come il Quadro per la Sostenibilità del Debito e l’inclusione di partecipanti multilaterali sono destinate a giovare ai Paesi Belt & Road e ai progetti nel tempo.
Riteniamo che i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) saranno fondamentali per lo sviluppo a lungo termine delle economie dei mercati emergenti dove il livello di sviluppo socio-economico, il grado di stabilità politica e il concetto di Stato di diritto possono variare in misura significativa. L’epidemia di Covid-19 ha evidenziato l’importanza di un ambiente sicuro, pulito e sostenibile per ridurre le crisi sanitarie sistemiche.
L’importanza dei fattori ESG si è rispecchiata nelle performance delle obbligazioni sovrane dei mercati emergenti. Negli ultimi tre anni, le obbligazioni sovrane dei Paesi con un rating ESG più elevato hanno sovraperformato quelle dei paesi con rating ESG più bassi (Figura 2). Riteniamo che l’attenzione della Cina ai fattori ESG sia destinata a costituire un catalizzatore positivo per lo sviluppo complessivo dell’universo Belt & Road.
Da quando è stata approvata dal Presidente Xi nel 2013, la BRI ha registrato una serie di ampliamenti ed evoluzioni.
A seguito della diffusione globale del coronavirus, molti Paesi hanno messo in atto lockdown, quarantene, oltre a misure di distanziamento sociale e sono destinati a registrare perdite senza precedenti provocate dal drastico calo dell’attività economica.