
Ribassi sui mercati: istruzioni per l'uso
Stephen Anness, Head of Global Equities, condivide alcune indicazioni che abbiamo appreso durante alcune fasi di ribasso del passato per aiutare gli investitori a gestire la volatilità sui mercati.
Nel lungo periodo l’S&P 500 Equal Weight ha sovraperformato la versione standard dell’indice, quella ponderata per la capitalizzazione di mercato1.
La concentrazione dei titoli di maggiori dimensioni nell’indice S&P 500 ha raggiunto livelli record, mentre le valutazioni, trainate dalle Magnifiche Sette, sono divenute eccessive.
La storia dimostra che i mercati “tornano spesso alla media” (concetto di Mean Reversion), il che potrebbe rappresentare un'opportunità per gli investitori che cercano di ottenere un'esposizione diversificata alle azioni statunitensi.
La versione equiponderata dell’indice S&P 500 ha sovraperformato quella standard, ponderata per la capitalizzazione di mercato, in media dell’1,05% all’anno fino al 2023i. Da allora, però, ha sottoperformato, dato che i rendimenti delle Magnifiche Sette hanno battuto nettamente quelli di tutto il resto dell’indice.& Oggi molti investitori potrebbero valutare la possibilità di ottenere esposizione all’indice S&P 500 Equal Weight per tre fattori: una concentrazione elevata, valutazioni eccessive e il “ritorno alla media” degli extrarendimenti.
Alla fine del 3º trimestre del 2024 il 35% della ponderazione dell’S&P 500 era rappresentato da sole 10 società, responsabili di oltre metà della volatilità dell’indice (v. figura1).& Si tratta del maggior livello di concentrazione dell’indice S&P 500 da fine anni ‘70; molte di queste azioni altamente volatili appartengono inoltre a settori simili, il che significa maggiori correlazioni tra coppie di titoli all’interno dei primi 10 rispetto all’indice nel suo insieme. Ciò aggrava ulteriormente il problema di concentrazione dell’S&P 500.
Una ponderazione basata sulla capitalizzazione di mercato implica intrinsecamente sottopesare le aziende innovatrici di domani. 20 anni fa i primi 10 titoli di oggi rappresentavano solo il 3% dell’indice S&P 500. In questi due decenni il loro contributo al rendimento dell’indice è stato del 23%, ma nel primo semestre del 2024 è arrivato a oltre il 70%ii. Nel 3º trimestre l’ampiezza del mercato ha subito una normalizzazione: questo trend di “ritorno alla media” è destinato a proseguire?
Le valutazioni elevate delle mega cap hanno spinto il rapporto prezzo/utili dell’S&P 500 fino a quota 28,0 (v. figura 2), valore che rappresenta un premio del 28% rispetto all’S&P 500 Equal Weight. Storicamente, negli ultimi 20 anni, il rapporto prezzo/utili della versione equiponderata e di quella ponderata per la capitalizzazione di mercato dell’indice S&P 500 è stato simile. Il divario si è allargato nel corso della pandemia dato che il passaggio al lavoro da casa ha favorito un gran numero di titoli del settore tecnologico. L’euforia nei confronti dell’IA ha spinto le valutazioni dell’S&P 500 ancor più in alto.
L'aspettativa di una crescita elevata di alcune società selezionate spesso determina un aumento delle valutazioni e una maggiore concentrazione del mercato, come si è visto di recente. Storicamente, negli ultimi 30 anni, è stato difficile per queste aziende sostenere una crescita eccezionale per periodi prolungati. Nel tempo il tasso di crescita di tali società tende a tornare a valori più normali, con un conseguente “ritorno alla media” di valutazioni di mercato e concentrazione. Negli ultimi 30 anni, ad esempio, solo il 3% delle società è rimasto nel primo quintile dal punto di vista della crescita del fatturato per tre anni consecutivi (v. figura 3).
Un approccio equiponderato può aiutare a mitigare parte del rischio connesso alle valutazioni insito nell’indice S&P 500 e nell’elevato peso, al suo interno, dei titoli growth. Mitigazione del rischio che può determinare una minore sensibilità a una riduzione delle previsioni di crescita.
L’indice S&P 500 Equal Weight è attualmente in ripresa dopo il suo peggior drawdown relativo a 12 mesi degli ultimi 20 anni (v. figura 4), dovuto al numero storicamente ristretto di titoli che hanno contribuito alla performance di mercato. Nel 3º trimestre del 2024 l’ampiezza del mercato è aumentata, tornando ai propri livelli mediani e favorendo strategie diversificate come quelle equiponderate.
Storicamente un’elevata concentrazione all’interno dell’S&P 500 è stata frequentemente seguita da un incremento dell’ampiezza del mercato, che nell’arco di periodi più lunghi ha spesso inciso positivamente sui risultati della versione equiponderata dell’indice rispetto a quella standard.&&
Nel 2021 le Magnifiche Sette hanno trainato le performance, rendendo il 51,5% contro il 28,7% dell’S&P 500, ma hanno toccato il proprio picco verso fine anno con un “ritorno alla media” nel 2022. Nel corso di questo periodo di “ritorno alla media” la versione equiponderata dell’S&P 500 ha sovraperformato le Magnifiche Sette del 34%. Questa dinamica si è presentata nuovamente nel 2023, quando il rendimento del mercato è provenuto per il 61% dalle Magnifiche Sette fino a giugno 2024iii. Nel 3º trimestre del 2024 il mercato ha sottoposto a un attento scrutinio le valutazioni dei titoli legati all’IA e il mix tra le tempistiche di pubblicazione delle relative previsioni sugli utili e i tagli dei tassi da parte della Fed hanno portato a una maggiore ampiezza del mercato e a una sovraperformance degli altri 493 titoli dell’S&P 500 sulle Magnifiche Setteiv.
Con la concentrazione dell’indice vicina ai propri massimi da diversi decenni a questa parte e valutazioni eccessive, la necessità di diversificare continua a farsi sentire spingendo molti investitori a puntare su un approccio equiponderato.&
Offriamo agli investitori la possibilità di scegliere tra un'esposizione fisica e una basata su swap all'indice S&P 500 Equal Weight.
Invesco S&P 500 Equal Weight UCITS ETF utilizza la replica fisica, ossia acquista e detiene tutti i componenti dell'indice S&P 500 Equal Weight, nella stessa proporzione, e si ribilancia trimestralmente in linea con l'indice.
Invesco S&P 500 Equal Weight Swap UCITS ETF utilizza un approccio basato sugli swap per replicare la performance dell'indice. L'ETF detiene un paniere di titoli di qualità, ma non necessariamente quelli dell'indice, e utilizza contratti swap per fornire il rendimento dell'indice.
L'investimento in uno di questi fondi rappresenta l'acquisizione di quote di un fondo indicizzato a gestione passiva, piuttosto che delle attività sottostanti possedute dal fondo.
Stephen Anness, Head of Global Equities, condivide alcune indicazioni che abbiamo appreso durante alcune fasi di ribasso del passato per aiutare gli investitori a gestire la volatilità sui mercati.
Aggiornamento video dal gestore.
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